Oggi guardavo delle ragazzine alla fermata del bus. Erano appena uscite da scuola. Mi è tornato alla mente che in uno di quei pomeriggi caldi di Giugno, di qualche anno fa, anche io ero seduta ad aspettare il tram all´ uscita di scuola, ma io non ho mai preso quel tram affianco a me c´ era un ragazzo carino, quei fighetti con gli auricolari nelle orecchie, che sembrava essere incurante del resto del mondo.
Con una banale scusa, ho attirato la sua attenzione e l´ ho portato con me dietro alla vecchia quercia non molto distante da li. Lo guardavo con gli occhi infuocati e vogliosi di vedere cosa nascondesse sotto quei suoi larghi jeans strappati alle ginocchia.
Con una mano ho iniziato a sbottonare gli ultimi tre bottoni della mia camicetta di voille rosa, e con l´altra, ho iniziato a giocare con la sua cintura. l´ ho slacciata, con le dita solleticavo il suo ombelico .. ho iniziato a spingermi sempre più in giù con quel mio dito irrriverente e piano piano, mi sono avvicinata a lui, con la lingua ho incominciato a leccare quella leggera peluria che portava al suo cazzo, lungo e duro.
All´ improvviso quei pantaloni erano diventati troppo stretti per quella bestia. Ho deciso che era arrivato il momento di liberare quel mostro e farlo godere appieno : con la mano destra l´ ho afferrato saldamente e con delicatezza ho iniziato a leccarlo, su e giù , prima piano poi sempre più velocemente.
Lui si dimenava e ansimava ad ogni mio movimento. Sono scesa giù ancora, nella parte più oscura e pelosa li ho iniziato a mordicchiare ogni centimetro di pelle fino a farlo gemere. Con una mano si è dovuto tappare la bocca..ma poi ha preso la mia testa, l´ ha stretta forte e di prepotenza mi ha spinto contro il suo cazzo ormai infuocato e turgido, e ho incominciato a succhiarlo al ritmo che lui decideva.
Avanti e indietro, sempre più veloce, lui per non farsi sentire ha infilato in bocca la mia camicetta appesa sul ramo della quercia e tra i denti, diceva : ancora!
Ho capito che ero sulla strada giusta, avevo 16 anni e stavo facendo il mio primo pompino al più bel ragazzo della fermata del tram. Le mie amiche non avrebbero più riso di me.
Liberata la mia testa dalla sua presa, da sola, ho afferrato il suo bastone e l´ ho iniziato a succhiare con quanta forza avevo dentro anche la mia figa iniziava ad eccitarsi e avevo i brividi che correvano lungo la schiena ho notato che la vena del suo cazzo si era ingrossata e cosi ho pensato di leccarla e poi sono ritornata a prenderlo in bocca fino alla gola fino a farlo scoppiare .. caldo e dal sapore un pò strano, colava giù e io ingoiavo come se fosse stato miele.
Alla fine ho visto i suoi occhi girarsi all´ indietro e sentito esalare un gemito così forte da farlo tremare. Si è allontanato, mi ha guardato, ha scosso la testa e dicendomi che ero solo una ragazzina, si è tirato su i pantaloni , ha stretto la cintura, rimesso gli auricolari , si è voltato e dandomi le spalle, si è allontanato.
Io ero orgogliosa della mia prima volta, di esserci riuscita a fare il mio primo pompino con ingoio, e non mi sentivo sporca, ma donna come le altre mie amiche.