10 Precetti del Galateo Sessuale, indicazioni minime che andrebbero rispettate nelle pubbliche relazioni sessuali:
1. I BACI
Premettiamo che la lingua è nulla senza controllo. Baciare bisogna saperlo fare, non che sia difficile, non quanto si crede alle scuole medie in età ante Limone, però ecco, ci sono delle linee guida da seguire.
– La prima prevede che, considerato che non siamo Labrador, non è necessario lavarsi reciprocamente la faccia. Per carità, va bene il guizzo creativo, ma se mi entri nelle narici con la lingua, capisci che c’è un problema.
– La seconda prevede che tu abbia (da quando avevi circa pochi mesi di vita) percezione di avere dei denti. Ecco, lo sai. Perché dimenticarlo proprio in fase limonatoria? (per non parlare di altre fasi in cui la distrazione può essere ben più letale).
– La terza linea guida dice che non devi avere paura, escila la lingua! (n.d.a. il verbo “uscire” è transitivo).
– La quarta ed ultima regola prevede che ci si ricordi che il bacio è fatto anche dalle labbra, che dev’essere avvolgente, godibile, irresistibile. E’ il vostro biglietto da visita, porcoddue, curatelo.
2. LE ORECCHIE, IL COLLO, LE SPALLE
Le orecchie sono una delle aree più sensibili del nostro corpo. Sensibili ai baci senza schiocco (pena la perdita dell’udito). Sensibili ai respiri. Sensibili ai morsetti sui lobi. Va bene. Dio le benedica. Ma no, non devi trivellarmi il padiglione auricolare, lasciandomi la bava di un allevamento di escargot, convinto che così libererai la tigre che è in me. Quando inizi a notare che mi ritraggo, non è per rinnegare l’eccitazione, ma perché la cosa inizia a schifarmi un tantinello.
POI: il collo e le spalle (talvolta anche la schiena) non sono un optional. Sono zone che vanno baciate, toccate, assaporate, stuzzicate. Voler andare in porto senza passare da questa parte del corpo è come voler entrare in autostrada senza passare dal casello. Non si fa. Imparare a baciare questa zona diventerà il vostro Telepass.
Resta inteso che non devi scambiarmi per un insaccato Beretta, non devi morsicarmi da far male e soprattutto non devi lasciarmi segni adolescenziali sul collo (un recente studio ha dimostrato che chiunque pratichi succhiotti dopo i 14 anni di età, merita il Trattamento Sanitario Obbligatorio).
3. I CAPEZZOLI
Il seno è una cosa meravigliosa, non c’è dubbio. E noi vagine siamo sempre entusiaste quando manifestate apprezzamento nei suoi confronti, indipendentemente dal livello di minimalismo o incontenibilità della nostra dote mammaria. Resta inteso, tuttavia, che il fatto che vi piacciano le tette non vi legittima a ciucciarci i capezzoli come se aveste 3 settimane di vita per un lasso di tempo indefinito, ma che sarà sempre e comunque troppo lungo.
4. L’ANO
L’ano è una cosa socialmente e psicologicamente importante. Fronte femminile, non è opportuno prendersi libertà di alcuna natura con questa area anatomica maschile, salvo che non si sia consapevoli senza ombra di dubbio del gradimento della controparte.
Fronte maschile, che dire, se vuoi conquistare la vetta del K2 devi allenarti e prepararti un po’. E devi avere l’equipaggiamento. Devi essere coraggioso ma prudente, professionale nel riscaldamento. Non è che puoi pensare di arrivare in cima così, senza dirmi niente, come se passassi dalle parti del mio sfintere per caso, come se io non mi dovessi accorgere che hai cambiato mira, zitto zitto, cosa vuoi fare, la sodomia di nascosto?
5. IL SESSO ORALE
Concettualmente ormai sdoganatissimo, il sesso orale resta un’area di controversie sessuali. Al di là di un gran parlare di fellatio e cunnilingus, il mondo è ancora infestato da individui che non colgono la rivoluzionaria e liberatoria portata di questa pratica sessuale, limitandosi a performance grossolane e dilettantistiche, alquanto anacronistiche. E’ infatti inaccettabile che nell’era di YouPorn e Wikipedia esistano ancora soggetti tecnicamente impreparati alle gioie dell’oralità. Quando ben praticato, sia in output che in input, il sesso orale è salutare, vibrante, trascendente.
Ciononostante, intorno a noi è pieno di donne che non lo prendono in bocca, donne che non se la fanno leccare, uomini che non la leccano. L’unico caso mancante, per ovvie ragioni, è l’uomo che si sottrae a una fellatio.
Piccola postilla: il porno non è la verità. Noi donne, nella quotidianità, non pratichiamo gargarismi con i vostri liquidi biologici come se non ci fosse un domani. Poi dipende, naturalmente, metti che siete gli eredi del Rocco nazionale, metti che la pratica ci piace, metti che crediamo davvero a quella storia che il frutto del vostro piacere è ricco di vitamine, certo, non si può dire. Di sicuro, però, voi potete non darlo per scontato, così tanto per comportarvi come soggetti integrati nella società civile. Un po’ come la squirter magari eviterà alla prima occasione di fare giochi pirotecnici con il suo piacere, che nemmeno le fontane danzanti di Barcellona, se non sarà persuasa di avere di fronte un uomo all’altezza della mitologica eiaculazione femminile.
6. IL FETICISMO
Ora, premesso che come dice mia madre “dove c’è gusto non c’è perdenza”, che sarebbe la versione nazionalpopolare del “de gustibus non disputandum est”, a me va bene tutto, ma ti sembra una cosa normale che mi conosci da 3 ore e ti metti a leccarmi i tacchi? Lo capisci che è una cosa fortemente anti-igienica e non erogena per me? Sì, potrei essere una mistress, ma magari anche no. Nel dubbio, non credi sia auspicabile contenere un pochetto la tua attitudine slave e limitarti, non so, a succhiarmi l’alluce? Viceversa, per dire, potrei anche andarmene e lasciarti qui con le mie scarpe. Sappi che quando avrai finito ti chiederanno “Cosa stai pensando?”.
7. DIRTY TALKING e SCHIAFFi
Il turpiloquio può essere una pratica assolutamente gratificante, quando accompagnata dalla giusta dose di eccitazione, complicità e coinvolgimento. Il problema sorge quando uno qualsiasi, al primo giro, ti chiama “Troia” che tu pensi: “Ma tua madre è troia! Chi minchia ti conosce?”
Certo, mai come quelli che trovano erotico dire “Cagna“, che l’unica risposta moralmente accettabile è “Curati”.
Per gli schiaffi (e i graffi) stessa storia: ci vuole un certo livello di infoiamento e se non siete certi di averlo suscitato, evitate di crepentare di mazzate il partner.
8. SFREGAMENTI IRRAZIONALI
Gli strusciamenti sono il profumo della vita, diceva Tonino Guerra. E c’aveva ragione. Solo che a tutto c’è un limite, considerato che la verginità l’avemo persa da un pezzo, forse si può anche non scorticarsi vivi per ore contro un jeans.
9. I CAPELLI
La passione è bella quando è travolgente, cieca, irrazionale, non ci sono dubbi su questo, per caritadiddio. Quando siete dietro di noi, e noi siamo prone, tutte offerte alla vostra prorompente e vigorosa mascolinità, va benissimo che ci afferriate per i capelli, oh sì, selvaggi, così vi vogliamo. Oh. Un attimo. Aspetta. Ahia. Oh!
Ecco, non dimenticate, se potete, che noi donne spendiamo soldi per comprare trattamenti ristrutturanti per i nostri capelli stressati, e non lo facciamo per concedere a voi il lusso di spennarci meglio. Ok? Adoriamo che ci prendiate per i capelli, che ci facciate sentire animalesse e tutto il resto ma, se possibile, ricordate che non siete l’amichetta con la quale litigavamo a 4 anni tirandoci i capelli. Ok? Ce la fate?
10. DOMANDE POST COITUM
Mi chiedo com’è possibile che ancora non esista un’associazione per la difesa degli esseri umani dalle domande post coitum. Sia chiaro: esse sono bandite. Dopo il coito vanno bene il silenzio, i sospiri, i gemiti stropicciati tra le lenzuola. Anche la chiacchiera, la risata, se spontanee. Ma no, non le domande. In primis il classico “Ti è piaciuto?“. Ma secondo te, se mi sono divertita di più con la seconda stagione di Elisa di Rivombrosa, te lo dico? Non lo capisci da te? Per contro, se voglio gratificarti, lo farò, #staisereno.
Il peggio, va da sé, è l’orrorifico: “Sei venuta?“. Facciamo così, per risolvere questo annoso problema che attanaglia l’umanità dalla notte dei tempi: uomini, quando la risposta non vi è chiara, vuol dire che non è venuta, non serve che poniate la domanda diretta!
Detto questo, qualsiasi pratica sessuale che non sia lesiva della dignità/libertà/vita altrui è legittima. Basta incontrarsi, saperlo ed essere chiari. Sia su quello che ci piace che su quello che non ci piace.
Ma i 10 Precetti del Galateo Sessuale possono comunque essere un ottimo punto di partenza.
Enjoy life!