Tutti gli uomini con i quali ero stata, e il cui numero non superava di certo le dita di una mano, avevano sempre affermato che il sesso orale non era una pratica comunemente fatta dagli uomini. Mi ricordo che quei mascalzoni, cercavano sempre di convincermi che al contrario, per la donna era naturale soddisfare l’uomo con la sua bocca, mentre io rimanevo però sempre poco appagata.
Mi feci coraggio e cominciai a curiosare nel web
Era questo il divertente discorso che aveva preso piede durante un’uscita con una vecchia amica del liceo in città per affari. Lei e i suoi colleghi di lavoro, non smettevano di ridere mentre raccontavamo le nostre esperienze sessuali più buffe e mal riuscite.
“Tesoro, ma con chi sei uscita?” mi chiese ad un certo punto Ivan, un ragazzo sulla trentina piuttosto carino e molto simpatico.
“Mangiare una donna, nella sua totalità, è una delle pratiche che noi maschietti adoriamo di più”.
Rimasi perplessa e direi anche un po’ arrabbiata dopo quella accesa discussione. Possibile? Mi avevano sempre presa in giro e io non mi ero mai accorta.
E dire che non poteva neanche essere stato a causa della mia scarsa igiene, anzi. Ci tenevo molto e sono sempre stata attenta anche alla perfetta depilazione inguinale che ogni volta controllavo quasi maniacalmente.
Certo era, che non potevo lasciare vuota la casellina delle esperienze, facendomi mancare proprio quella pratica così eccitante.
Mi feci coraggio e cominciai a curiosare nel web alla ricerca di qualche immagine e di qualche notizia più dettagliata. D’altra parte, non avendo mai subito quel delizioso atto, non sapevo nemmeno cosa si potesse provare.
Fu come uno schiaffo, quando vidi che non solo era molto comune, ma che gli uomini adoravano chinarsi ad esplorare con la bocca e con la lingua ogni centimetro di quell’organo femminile tanto amato quanto nascosto.
Vidi svariati filmati e notai diverse tecniche. Donne completamente in estasi, che senza ritegno e vergogna, si lasciavano aprire totalmente da uomini affamati.
Mi eccitai violentemente e decisi che no, non sarebbe rimasto solo un affamato desiderio.
Ma come potevo fare? Non potevo mica uscire e chiedere ad un uomo se gli andava di …. insomma andar giù con la bocca?!
Pensai per qualche tempo, finché i miei occhi furono attratti da un annuncio sul giornale locale.
Si trattava forse di un gigolò?
Non potevo pagare qualcuno. O forse sì?
Se lo fanno gli uomini da tempo immemore, perché non dovrei provare io?
D’altra parte, non si trattava di un mero sfogo sessuale, la mia era più da considerare una ricerca personale, come uno studio scientifico e chi meglio di un professionista, poteva appagare questa mia curiosità?
Chiamai il numero stampato su quel piccolo trafiletto, deglutendo più volte per l’agitazione.
La voce calda e roca che mi rispose, mi fece tremare.
Mi mise a mio agio, capendo forse che per me era una cosa del tutto nuova.
Ci accordammo per quella sera stessa. Sarebbe venuto lui a casa mia, per farmi stare a mio agio, per non temere di essere vista e per farmi rilassare totalmente in un ambiente famigliare.
Mi feci una doccia calda e lunga. Mi insaponai accuratamente e controllai di essere pulita ed ordinata. Non provai a mettere completini sexy per evitare di cadere nel ridicolo. Per lui era un lavoro, non dovevo conquistarlo.
La mia parte razionale mi stava tempestando di domande chiedendomi se fossi davvero sicura.
Suonò il campanello. Sicura o no, era arrivato il momento.
Michael era palestrato, profumava di sandalo e i suoi capelli a spazzola erano perfettamente in linea con lo stile da soldato americano che sembrava interpretare.
“Raccontami cosa ti aspetti da questa serata” mi disse sedendosi accanto a me sul divano.
Gli spiegai che non volevo fare l’amore. Mi aprii raccontandogli che non avevo mai provato a ricevere sesso orale e che essendo la prima volta, un professionista sarebbe stata la scelta migliore.
“Eh, sì è vero, ma sappi che non tutti sono bravi come me. Potresti rischiare di avere un metro di paragone con troppe aspettative. Molti uomini non sanno come fare e lo fanno maldestramente o troppo velocemente perché vogliono anche loro la loro parte. Io sono qui solo per il tuo piacere, quindi mi dedicherò a farti avere l’orgasmo più intenso ed appagante di tutta la tua vita.”
Capii il senso delle sue parole. Lui era una cosa. Gli uomini che avrei frequentato, erano un’altra.
Sarei davvero stata capace di non prendere quella serata come esempio nelle mie successive relazioni?
“Voglio provare, voglio sentire cosa si sente”.
Non indugiò ulteriormente. A parte un minimo di vergogna all’inizio, mi lasciai andare tra le braccia e mi lasciai guidare togliendomi ogni traccia di titubanza.
La sua lingua iniziò ad esplorare ogni centimetro del mio corpo e quando finalmente arrivò a destinazione, il corpo esplose sotto uno scuotimento mai provato prima.
Ad un certo punto pensai addirittura di svenire dal piacere.
Fu qualcosa di così travolgente, forte ed inaspettato che iniziai quasi a tremare.
Pensavo che l’orgasmo si potesse provare solo sporadicamente e per poche manciate di secondi.
Ma da quando quel possente maschio, si era impossessato del mio corpo, sentivo scosse di piacere pervadermi e scuotermi per un tempo che mi sembrava infinito.
Alla fine arrivò un orgasmo così intenso, prolungato e persistente, da farmi urlare e contorcermi a lungo.
Non raccontai mai di quella sera a nessuno.
Pochi uomini avrebbero capito, molti uomini avrebbero criticato, tutti si sarebbero sentiti sotto esame.
Michael aveva ragione, gli uomini sono come dei bambini ai quali bisogna dire sempre che loro sono i più bravi mai visti prima.