Parliamo di qualche anno fa, quando la DONNA PASSIONALE, SPREGIUDICATA che era in me .. prende il sopravvento sulla ragazza un pò bigotta che ero......Ero rimasta a dormire da una mia amica e l’indomani, pur di non indossare le mutandine del giorno prima, sono andata al lavoro senza. Sono salita sulla mia bicicletta, sicura che la mia ampia gonna in lino bianco avrebbe nascosto tutto. Ad ogni sampietrino divelto sulla strada, la bici sussultava e con lei il sellino di cuoio che, violento, premeva contro la mia vagina. A pensarci bene, in effetti, non è molto diverso da un sybian. Il vigore con cui sbatteva contro il clitoride e mi si infilava dentro le labbra, il suo ritmo incostante, il materiale rigido e sicuro, forse anche l’idea della folla intorno a me, mi eccitarono al punto da bagnarmi ed inumidire il sellino. La percezione di me, bagnata, sporca, di giorno, in mezzo a degli sconosciuti, non fece che acuire la mia foga, tanto nascosta quanto febbricitante. Avrei voluto gemere, avrei voluto che il primo passante a caso mi desse il colpo finale. Quella volta, solo quella, non accadde... Ho SQUIRTATO e basta, lì, su quel sellino.Un ricordo nonostante gli anni passati ... ancora così caldo, umido, presente, vivo in me...